Mediatori Creditizi

Da quando nel 1996 si è iniziato a regolare il settore della Mediazione Creditizia, istituendo la figura del Mediatore Creditizio, come quel  Professionista che, iscritto all’apposito albo, prima gestito dal Ministero del Tesoro attraverso l’Ufficio Italiano Cambi ed oggi dalla Banca d’Italia, tramite l’Ufficio d’Informazione Finanziaria, mette in relazione la clientela che, volontariamente gliene da’ mandato, con gli Istituti di Credito e/o gli Intermediari finanziari, da cui non è legato da alcun vincolo di subordinazione e/o dipendenza, al fine di ottenere qualsiasi forma di finanziamento richiestogli, con diligenza, correttezza e trasparenza, molti sono stati gli accadimenti che hanno  direttamente o indirettamente coinvolto a ragione o a torto il settore creditizio e quindi anche quello relativo alla professione oggetto di questa riflessione.

La figura del Mediatore riveste un ruolo fondamentale nell’accompagnare la clientela (retail e/o corporate) nella scelta delle forme di finanziamento più adatte a risolvere l’approvvigionamento del credito, tanto più oggi che il mondo è stato sconvolto da una crisi finanziaria di proporzioni gigantesche e di cui ancora non si intravede una fine, mentre i danni prodotti si misurano quotidianamente nell’economia delle famiglie e delle imprese.

Il Mediatore del credito deve avere competenza e quindi conoscere le leggi, i prodotti ed i servizi che compongono l’offerta del credito, correttezza e quindi saper consigliare ed anche dissuadere dal ricorso al finanziamento qualora questo comporti un sovra indebitamento,  professionalità per essere sempre Visibile, Ricordato e Scelto, non solo dal cliente privato e/o azienda che sia, ma anche dagli Istituti di Credito e/o Intermediari Finanziari con cui si relaziona.

La FIMAA, da sempre attenta alle necessità ed ai  bisogni della categoria dei Mediatori e degli Agenti d’Affari, con la nuova Presidenza di Valerio Angeletti e con l’ausilio dell’esperienza del Vice-Presidente Dr. Gianni Bassignani, ha deciso di dare nuova vita ed un più articolato impulso  al settore dei Creditizi,  declinando una serie di programmi atti a sviluppare il mondo della mediazione in generale ed in particolare ad implementare il settore del Credito, riconoscendo in questo una potenzialità dirimente rispetto al momento storico che stiamo vivendo. 
La visione d’insieme del settore nella sua complessità ed articolazione e la determinazione programmatica della nuova  dirigenza FIMAA hanno già reso operative le Consulte  di comparto che dovranno operare in sinergia e sviluppare convenzioni di livello nazionale e locale con i più importanti players del mondo finanziario, incrementare le iscrizioni, fare informazione e formazione, e sviluppare relazioni tra i diversi  mondi della mediazione tali da consentire una crescita ed una selezione accurata di professionisti in grado di affrontare le sfide che si proporranno.

FIMAA oggi è già un’associazione sindacale di uomini e donne che operano quotidianamente facendo da tramite tra l’offerta e la richiesta del mercato in maniera attenta ed oculata, garantendo le parti con l’esperienza, la preparazione e la solidita’ di un gruppo di persone il cui incipit è da sempre la soddisfazione delle parti, garantita, tra l’altro, proprio dalla terzieta’ propria della mediazione,  ma è giunto il momento di comprendere che bisogna  serrare le fila, bisogna fare ancora di più squadra, avere e sviluppare conoscenze, relazioni dentro e fuori dai propri settori di appartenenza per rendere ancora  di più e meglio un servizio efficace e trasparente sia tra i soci che nei confronti del mercato.
Il mondo del credito è squinternato dai fatti accaduti dall’altra parte dell’oceano, ed il sistema bancario nostrano, pur essendo profondamente diverso  da quello americano, ha risentito e risente dell’onda d’urto che si è generata nel sistema economico e nonostante sia stato ulteriormente rafforzato da ingenti quantita’ di danaro, e da altre forme di tutela, pare volersi chiudere o quantomeno ridimensionare l’erogazione dei finanziamenti, dimostrando una visione miope e autolesionista.

Tutto ciò rafforza e amplia la richiesta d’intervento di Mediatori Creditizi che sappiano tenere ferma la barra del timone e sappiano pilotare il mercato, creando ulteriore concorrenza e facendo anche selezione, non solo valutando con maggior rigore le richieste che provengono dai privati e dalle aziende, ma anche scegliendo i partner finanziari più lungimiranti e consapevoli che il credito è l’ossigeno senza il quale l’intero sistema rischia il collasso.

Fonte: www.fimaa.it